
Non c’è niente di meglio che scegliere il tuo capo d’abbigliamento preferito in un negozio di fiducia, dove ogni consiglio è pensato su misura per te e l’attenzione al cliente è sempre al primo posto. Questa esperienza personale ha un valore inestimabile.
Tuttavia, non si può ignorare il fascino dello shopping online, con i suoi ineguagliabili vantaggi: la comodità di navigare e acquistare da casa, una varietà infinita di opzioni a portata di clic e prezzi competitivi che spesso non si trovano nei negozi fisici.
Di fronte a questi benefici, è fondamentale non dimenticare l’importanza di proteggere i propri dati personali. La sicurezza online è essenziale per godersi appieno le opportunità dell’e-commerce senza rischi.
Cos’è il commercio elettronico
Lo shopping online, o e-commerce, è il processo di acquisto e vendita di prodotti e/o servizi attraverso internet, permettendo transazioni dirette tra acquirente e venditore senza la necessità di un incontro fisico.
La regolamentazione degli acquisti online è tutt’altro che semplice, essendo influenzata da una serie di leggi sia nazionali che internazionali. Questa include normative come il Decreto Legislativo 70/2003, che recepisce la Direttiva Europea sul commercio elettronico, e il Decreto Legislativo 206/2005, che stabilisce il Codice del Consumo, oltre alla Direttiva UE 2161/2019 e altre importanti disposizioni del Codice Civile.
Inoltre, le normative specifiche da applicare possono variare in base ai soggetti coinvolti nella transazione, introducendo ulteriori livelli di regolamentazione a seconda delle circostanze.
Infatti, si distingue:
- Commercio elettronico B2C (Business-to-Consumer, letteralmente dall’impresa al consumatore): si tratta di una compravendita tra imprese, che cedono beni o servizi, e consumatori.
- Commercio elettronico B2B (Business-to-Business, dall’impresa all’impresa): si tratta di una compravendita di beni o servizi fra due imprese nell’esercizio della loro attività d’impresa.
- Commercio elettronico C2B (Consumer-to-Business): è il consumatore a cedere a un’azienda un bene o servizio.
- Commercio elettronico C2C (Consumer-to-Consumer): un privato, fuori dall’esercizio di attività professionale o imprenditoriale, cede occasionalmente dei beni o servizi a un altro privato sfruttando un marketplace online.
A tal proposito, analizziamo nello specifico che cosa si intende per consumatore e professionista:
- Consumatore o utente: persona fisica che agisce per finalità estranee all’esercizio di un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, anche se tale attività è eventualmente svolta.
- Professionista: persona fisica o giuridica che opera nell’ambito dell’esercizio di un’attività imprenditoriale, commerciale, artigianale o professionale, o un intermediario che agisce per conto di tale soggetto.
Conosci i tuoi diritti come consumatore?

Nei contratti con le aziende, i consumatori sono considerati dal Legislatore parte debole del contratto e, quindi, meritevoli di maggiore protezione.
Il Codice del Consumo, specificatamente all’articolo 2, elenca i seguenti diritti fondamentali dei consumatori:
- la tutela della salute;
- la sicurezza e alla qualità dei prodotti e dei servizi;
- una adeguata informazione e ad una corretta pubblicità; c-bis: all’esercizio delle pratiche commerciali secondo principi di buona fede, correttezza e lealtà;
- l’educazione al consumo;
- la correttezza, alla trasparenza ed all’equità nei rapporti contrattuali;
- la promozione e allo sviluppo dell’associazionismo libero, volontario e democratico tra i consumatori e gli utenti;
- l’erogazione di servizi pubblici secondo standard di qualità e di efficienza.
I principali diritti del consumatore per gli acquisiti online
Fare acquisti online implica la sottoscrizione di un “contratto a distanza”, ovvero un accordo stipulato tra venditore e consumatore in cui le parti non si incontrano fisicamente. Questo tipo di contratto avviene interamente tramite internet o altri mezzi di comunicazione a distanza, dalla negoziazione fino alla firma finale del contratto.
Il consumatore ha perciò i seguenti diritti:
1 – Diritto all’informazione
Secondo l’articolo 48 del Codice del Consumo, i venditori sono obbligati a fornire ai consumatori informazioni chiare e comprensibili riguardo a diversi aspetti degli acquisti online. Questi senz’altro includono:
- Le caratteristiche principali dei beni o servizi;
- L’identità del professionista (indirizzo geografico dov’è stabilito, recapiti…);
- Il prezzo totale dei beni o servizi, comprensivo di tasse e costi o, se vi è l’impossibilità di calcolare ragionevolmente il prezzo in anticipo, le modalità di calcolo del prezzo stesso;
- Le modalità di pagamento, consegna ed esecuzione, la data entro la quale il professionista si impegna a consegnare i beni o a prestare il servizio e il trattamento dei reclami da parte del professionista;
- L’indicazione dell’esistenza della garanzia legale;
- La durata del contratto, o, se il contratto è a tempo indeterminato o è un contratto a rinnovo automatico, le condizioni di risoluzione del contratto;
- Termini e modalità di esercizio del diritto di recesso;
- Se vi è possibilità di reclamo o risoluzione stragiudiziale;
- Le condizioni generali di contratto, predisposte dal venditore con divieto delle clausole vessatorie.
In caso di controversie, il venditore deve dimostrare di aver fornito tutte queste informazioni al consumatore.
2 – Diritto di recesso
Se un consumatore sceglie di recedere da un acquisto, può ai sensi dell’articolo 55 del Codice del Consumo,porre “termine agli obblighi delle parti”:
- di eseguire il contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali; oppure
- di concludere un contratto a distanza o negoziato fuori dei locali commerciali nei casi in cui un’offerta sia stata fatta dal consumatore.
Conformemente all’articolo 52, salvo alcune eccezioni specificate nell’articolo 59, i consumatori hanno il diritto di recedere dal contratto entro quattordici giorni senza necessità di giustificare la loro decisione.
Grava sul professionista ritirare i beni a proprie spese qualora i beni, per loro natura, non possano essere normalmente restituiti a mezzo posta
Il periodo di recesso inizia:
- Per i servizi: dal giorno della conclusione del contratto.
- Per i beni: dal giorno in cui il consumatore riceve il bene, o, in caso di più beni ordinati contemporaneamente, dal giorno di ricezione dell’ultimo bene dell’ordine.
- Per contratti che prevedono la consegna periodica di beni (per esempio invio mensile per un anno): dal giorno in cui viene consegnato il primo bene.
Per esercitare il diritto di recesso, il consumatore può:
- Utilizzare il modulo tipo di recesso fornito dal venditore.
- Inviare una dichiarazione esplicita della sua decisione di recedere dal contratto.
Dopo aver ricevuto la notifica di recesso da parte del consumatore, il venditore deve rimborsare, utilizzando lo stesso mezzo di pagamento, tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore, eventualmente comprensivi delle spese di consegna, entro quattordici giorni dalla data di notifica.
Tuttavia, il venditore non è obbligato a rimborsare eventuali costi aggiuntivi se il consumatore ha optato per un tipo di consegna più costoso rispetto all’opzione standard offerta.
Il consumatore entro 15 giorni dalla comunicazione di recesso dovrà restituire i beni ricevuti.
Il costo diretto della restituzione a meno che il professionista non si sia obbligato a sostenerlo o abbia omesso di informare che tale costo è a carico del consumatore.
Importante: se il professionista non ha offerto di ritirare egli stesso i beni, il venditore può trattenere il rimborso fino a quando non abbia ricevuto i beni indietro, o fino a che il consumatore non dimostri di averli rispediti, a seconda di quale evento avvenga per primo.
Attenzione: il diritto di recesso può non essere applicabile per acquisti inferiori a 50 euro o in altre situazioni particolari come specificato dall’articolo 59, che elenca alcune eccezioni a questo diritto.
3 – Diritto alla consegna
Salva diversa pattuizione fra le parti, il consumatore ha diritto alla consegna senza ritardi ingiustificati e al più tardi entro 30 giorni dalla data di conclusione del contratto.
La consegna si considera completata quando il consumatore ha la disponibilità materiale ed effettiva del bene.
Cosa fare se il venditore non consegna in tempo?
Se il venditore non rispetta i termini di consegna, il consumatore può richiedergli di completare la consegna entro un periodo supplementare adeguato alla situazione specifica. Se il venditore continua a non adempiere, il consumatore ha il diritto di risolvere il contratto.
La risoluzione del contratto può essere immediata se:
- il venditore si è espressamente rifiutato di consegnare i beni;
- il rispetto del termine pattuito dalle parti per la consegna del bene deve considerarsi essenziale, tenuto conto di tutte le circostanze che hanno accompagnato la conclusione del contratto;
- il consumatore ha informato il professionista, prima della conclusione del contratto, che la consegna entro o ad una data determinata è essenziale.
In questi casi, al consumatore spetta anche il diritto al risarcimento per danni, come previsto dalle norme sulla Risoluzione per Inadempimento (articolo 1453 del Codice Civile e seguenti).
Ai sensi dell’articolo 63, il rischio di perdita o danneggiamento del bene durante la consegna ricade sul venditore fino al momento in cui il bene viene fisicamente consegnato al consumatore o a un’altra persona designata da quest’ultimo. Tuttavia, se il trasporto è affidato a un vettore scelto dal consumatore e non raccomandato dal venditore, il rischio passa al consumatore non appena il bene viene consegnato al vettore, fatti salvi i diritti del consumatore nei confronti del vettore stesso.
Protezioni contro la frode e le truffe online

Internet e le nuove tecnologie rivoluzionano il modo in cui gestiamo le nostre attività quotidiane, offrendo strumenti incredibili per semplificare la vita. Tuttavia, questi strumenti sono spesso sfruttati anche da truffatori per commettere frodi e truffe online.
Tra le truffe più comuni si annoverano il Phishing (tentativi di ottenere informazioni sensibili come username, password e dettagli delle carte di credito, attraverso e-mail che sembrano provenire da entità affidabili), truffe legate ai pagamenti online, furto d’identità, truffe sui social media e ransomware (un tipo di malware che cripta i file della vittima richiedendo un riscatto per il loro sblocco).
Di fronte a queste minacce, è fondamentale esercitare la massima cautela quando si naviga online o si fanno acquisti. Ecco alcuni consigli per proteggersi:
- Evita di cliccare su link sospetti e verifica sempre l’indirizzo e-mail del mittente quando ricevi posta elettronica. In alcuni casi, è anche consigliabile attivare l’autenticazione a due fattori, che fornisce un livello di sicurezza aggiuntivo richiedendo due metodi di verifica dell’identità.
- Effettua acquisti soltanto su siti affidabili che offrono pagamenti sicuri, e verifica sempre le recensioni degli altri utenti.
- Non condividere mai dati personali sensibili e segnala immediatamente qualsiasi operazione sospetta sul tuo conto bancario.
- Prenditi il tempo necessario per fare acquisti ponderati online, senza fretta, per ridurre il rischio di cadere in trappole.
Adottando questi accorgimenti, puoi contribuire a proteggere te stesso dalle frodi online e navigare su internet con maggiore sicurezza.
Tutela legale in caso di violazione dei propri diritti per gli acquisiti online

Se pensi che i tuoi diritti come consumatore siano stati violati durante un acquisto online, ecco alcuni passi che puoi seguire:
- Avvia un reclamo informale: prima di tutto, prova a contattare il venditore tramite e-mail, modulo di contatto o telefono. Assicurati di documentare tutte le comunicazioni. Esporrai la tua problematica cercando di risolvere la situazione amichevolmente. È sempre buona norma rivedere i termini e le condizioni di vendita del sito prima di procedere con il reclamo.
- Consulta un avvocato: se il problema persiste, contatta un legale di fiducia. Il tuo avvocato potrà inviare una diffida formale e, se necessario, procedere con le azioni legali appropriate per una risoluzione stragiudiziale o giudiziale della controversia.
In caso di sospetta truffa o frode online, puoi anche presentare una denuncia/querela formale all’Autorità Giudiziaria competente. Presso lo Studio Legale Russo, forniamo assistenza in casi di truffe e frodi online e siamo pronti ad aiutarti a tutelare i tuoi diritti.