Se sei coinvolto in un procedimento penale come indagato o imputato, la legge ti garantisce il diritto ad essere assistito da un avvocato. Questo perché la difesa tecnica non è solo un tuo diritto, ma un obbligo inderogabile, come stabilito dall’articolo 24 della Costituzione e dagli articoli 96 e 97 del Codice di Procedura Penale.
Non solo chi è accusato, ma anche chi si costituisce parte civile come vittima di un reato, necessita obbligatoriamente del supporto legale di un avvocato.
Del resto, l’articolo 1 del Codice Deontologico Forense prevede che: “L’avvocato tutela, in ogni sede, il diritto alla libertà, l’inviolabilità e l’effettività della difesa, assicurando, nel processo, la regolarità del giudizio e del contraddittorio. L’avvocato, nell’esercizio del suo ministero, vigila sulla conformità delle leggi ai principi della Costituzione e dell’Ordinamento dell’Unione Europea e sul rispetto dei medesimi principi, nonché di quelli della Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, a tutela e nell’interesse della parte assistita.”
Ti è stato assegnato un difensore d’ufficio?
Se ti è stato assegnato un difensore d’ufficio, significa che sei coinvolto come indagato o imputato in un procedimento penale. Questo può accadere se sei sospettato di aver commesso uno o più reati e non hai precedentemente scelto un avvocato di fiducia per rappresentarti in questo caso.
Difensore d’ufficio e difensore di fiducia: c’è differenza?
Difensore di fiducia e difensore d’ufficio sono pressoché identici in termini di competenze, obblighi e diritti. Infatti, l’unica differenza consiste nella modalità di scelta:
- Difensore di fiducia: viene scelto personalmente dall’indagato o dall’imputato, basandosi su una relazione di fiducia preesistente.
- Difensore d’ufficio: viene assegnato dall’autorità giudiziaria e/o dalla P.G. dopo essere stato in modo oggettivo e a turno individuato da un elenco ufficiale del Consiglio Nazionale Forense, che individua gli avvocati, qualora l’indagato o l’imputato non abbia già un avvocato di fiducia.
Chi è il difensore d’ufficio?
Il difensore d’ufficio è un avvocato qualificato iscritto all’elenco ufficiale dei difensori d’ufficio. Questo elenco è riservato ai professionisti che soddisfano rigorosi standard di competenza, definiti dalla riforma legislativa del 2005, ai sensi dell’art. 29, comma 1-bis delle disp. att. del c.p.p. Per essere ammessi, gli avvocati devono rispettare almeno uno dei seguenti criteri:
- Aver completato un corso biennale di formazione e aggiornamento professionale in materia penale, organizzato da enti accreditati come il Consiglio dell’Ordine Circondariale o l’Unione delle Camere penali, e aver superato un esame finale.
- Essere iscritti all’albo degli avvocati da almeno cinque anni e dimostrare una significativa esperienza in materia penale attraverso appropriata documentazione.
- Avere ottenuto il titolo di specialista in diritto penale, come previsto dall’articolo 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247.
Inoltre, per mantenere la loro posizione nell’elenco, gli avvocati non devono avere ricevuto sanzioni disciplinari definitive superiori all’ammonimento e devono dimostrare un impegno continuativo nel settore penale, partecipando a un minimo di dieci udienze camerali o dibattimentali all’anno, escluse le semplici udienze di rinvio.
Come viene individuato il difensore d’ufficio?
L’assegnazione del difensore d’ufficio è gestita tramite un servizio specifico organizzato e diretto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati (COA) nel capoluogo del distretto di Corte d’Appello (c.d. call center). Questo servizio utilizza un sistema informatizzato per fornire alla polizia giudiziaria o all’Autorità Giudiziaria i nomi dei difensori d’ufficio su base rotativa, come dettato dall’articolo 29, commi 1 e 2, del Codice di Procedura Penale.
È importante notare che, secondo l’articolo 97, comma 5 del Codice di Procedura Penale, il difensore d’ufficio è obbligato a fornire patrocinio, a meno che non vi sia un motivo valido che giustifichi una deroga a tale obbligo.
Quando interviene il difensore d’ufficio?
Il difensore d’ufficio può essere assegnato nelle varie fasi del procedimento penale. Ecco alcuni casi specifici:
- Durante atti garantiti: il Giudice, il Pubblico Ministero o la Polizia Giudiziaria possono richiedere la presenza di un difensore d’ufficio durante determinati atti processuali, come specificato dall’articolo 97, comma 3 del Codice di Procedura Penale. Questi includono, ad esempio, gli atti riportati in tabella:
ATTI GARANTITI | |
Con preavviso | A sorpresa |
Interrogatorio | Perquisizione |
Ispezione | Sequestro |
Confronto | Accertamenti urgenti |
Accertamenti tecnici non ripetibili | |
Individuazione | |
Arresto in flagranza / fermo di indiziato / applicazione di misura cautelare |
- Alla conclusione delle indagini preliminari: il difensore d’ufficio può essere assegnato se l’indagato riceve l’avviso di conclusione delle indagini (ex art. 415-bis c.p.p.);
- Convocazione in udienza: quando l’indagato o l’imputato è citato a comparire in udienza e non ha già nominato un suo difensore di fiducia;
- In assenza di un difensore di fiducia: se l’indagato o l’imputato rimane senza un difensore a causa della rinuncia del legale o della revoca del mandato da parte dell’assistito e non ha nominato un sostituto, gli viene assegnato un difensore d’ufficio;
- Sostituzione in udienza: nel caso in cui non si presenti il difensore di fiducia o quello d’ufficio precedentemente nominato, un sostituto può essere nominato in udienza (ex art. 97, comma 4 c.p.p.).
Quali sono gli obblighi del difensore d’ufficio?
Secondo l’articolo 11 del Regolamento 22.05.2015 sulle del C.N.F., un avvocato deve sempre agire con coscienza, diligenza, puntualità, lealtà e correttezza, garantendo alti standard nella qualità del suo lavoro. Quando un avvocato è nominato d’ufficio, egli:
- È obbligato a fornire assistenza legale.
- Non può rifiutare di prestare la propria attività o interromperla senza un motivo valido.
- Deve informare il cliente che ha la facoltà di scegliere un difensore di fiducia e che anche il difensore d’ufficio ha diritto a un compenso, salvo quanto previsto dalle norme in materia di patrocinio a spese dello Stato.
- Deve terminare il suo incarico se il cliente nomina un difensore di fiducia.
- Nel caso non gli sia possibile partecipare a singole attività processuali, deve dare tempestiva e motivata comunicazione all’Autorità procedente e incaricare della difesa un collega iscritto nell’elenco nazionale o che abbia conseguito il titolo di specialista in diritto penale (secondo quanto previsto dall’art. 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247), il quale, nel caso accetti, è responsabile dell’adempimento dell’incarico.
- Deve garantire la reperibilità qualora inserito nei turni giornalieri per gli indagati e gli imputati detenuti.
- È tenuto a completare il suo mandato anche se viene rimosso volontariamente dall’elenco nazionale degli avvocati, o in caso di cancellazione per mancata o incompleta presentazione della domanda di permanenza.
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Noi Avvocati Russo siamo iscritti nelle liste dei difensori d’ufficio perché crediamo nel ruolo garantista dell’avvocatura, aggiornandoci continuamente sulle novità legislative e giurisprudenziali.