Imbattersi in animali selvatici come cinghiali, caprioli, daini, volpi e sciacalli mentre si è alla guida della propria auto è sempre emozionante. Addirittura, c’è chi crede che questi avvistamenti portino fortuna!
Tuttavia, sempre più spesso, questi incontri si trasformano in vere e proprie seccature o addirittura tragedie.
I sinistri stradali causati dagli animali selvatici sono sempre più frequenti: come riportato dall’Osservatorio ASAPS, dal 2012 al 2022 si sono verificati 1.736 incidenti, con 151 morti e 1.961 feriti, che hanno visto coinvolti per la maggiore la fauna selvatica in orario diurno.
Nello sfortunato caso di un incidente stradale in cui è coinvolto un animale selvatico, emergono inevitabilmente alcune domande:
Vediamo di seguito come comportarsi nel caso in cui si rimanga coinvolti in un incidente automobilistico di questo tipo, in particolare nella Regione Friuli Venezia Giulia.
1. Cosa devo fare in caso di sinistro stradale che coinvolge un animale selvatico?
Anche se potrebbe sembrare scontato, è fondamentale innanzitutto mantenere la calma e non farsi prendere dal panico. Dopodiché, è consigliabile seguire le seguenti raccomandazioni.
a. Chiama i soccorsi
- Contatta immediatamente le Forze dell’Ordine per una corretta ricostruzione di quanto accaduto;
- Richiedi l’intervento dell’Assistenza Sanitaria per verificare l’entità delle lesioni che potresti aver subito. Anche se non ti sembra di aver subito danni fisici evidenti, è comunque saggio recarsi al Pronto Soccorso, dato che alcune lesioni possono manifestarsi ore o giorni dopo l’incidente;
- Se necessario, chiama il soccorso stradale al numero verde gratuito 803.116.
b. Raccogli e conserva le informazioni utili
- Raccogli i dati personali (nome, cognome, residenza, numero di telefono) di eventuali persone terze che hanno assistito all’incidente, utili per potenziali testimonianze future;
- Conserva scontrini, fatture ed ogni documento che attesta le spese sostenute a seguito del sinistro (riparazione auto, noleggio auto sostitutiva, visite fisiatriche, medicinali, ecc.).
c. Contatta la tua Assicurazione
Denuncia subito il sinistro alla tua Assicurazione, specialmente se la tua polizza copre eventi di questo tipo.
2. In caso di incidente che coinvolge un animale selvatico, ho diritto al risarcimento dei danni patiti?
In caso di incidente con un animale selvatico, il diritto al risarcimento per i danni subiti NON è automatico.
Sono infatti previste due presunzioni di responsabilità: una a carico del conducente del veicolo (ai sensi dell’art. 2052 c.c.) e l’altra a carico del “proprietario/utilizzatore” dell’animale selvatico (ai sensi dell’art. 2054 c.c. – Cass. sent. n. 30073/2023).
Per ottenere il risarcimento del danno, bisogna superare la presunzione di colpevolezza che grava a proprio carico. Il conducente deve quindi dimostrare:
- la presenza dell’animale sulla carreggiata;
- l’impatto tra l’animale selvatico e il veicolo;
- di aver adottato ogni opportuna cautela nella propria condotta di guida in conformità al codice della strada e alle regole di diligenza, prudenza e destrezza;
- l’imprevedibilità ed irrazionalità del contegno dell’animale per cui, nonostante ogni cautela, risultava impossibile evitare l’impatto;
- di aver subito un danno patrimoniale (ad es. danni al veicolo) e non patrimoniale (ad es. lesioni personali).
Il “proprietario/utilizzatore” dell’animale selvatico per liberarsi dalla presunzione di responsabilità, di cui è gravato, deve provare il caso fortuito.
Deve provare, cioè, che la condotta dell’animale selvatico si è posta del tutto al di fuori della sfera del possibile controllo dell’ente, il quale ha adottato le più adeguate e diligenti misure di gestione e controllo della fauna. La condotta dell’animale deve quindi aver operato quale causa autonoma, eccezionale, imprevedibile e inevitabile del danno (Trib. Trieste sent. n. 448/2023). Schematicamente, a seguito di incidente possono verificarsi i seguenti scenari:
Conducente veicolo | Proprietario/utilizzatore animale | Responsabilità | |
Prova liberatoria | SI | SI | Nessuno |
Prova liberatoria | SI | NO | Proprietario/utilizzatore animale |
Prova liberatoria | NO | SI | Conducente veicolo |
Prova liberatoria | NO | NO | Entrambi |
In conclusione, il conducente che è sprovvisto di un saldo impianto probatorio non solo NON otterrà il risarcimento del danno subito, ma (molto probabilmente) sarà anche condannato a risarcire i danni inferti all’animale.
3. A chi rivolgo la richiesta di risarcimento danno?
La fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello Stato, tutelata nell’interesse della comunità nazionale.
Le funzioni normative ed amministrative di programmazione, di coordinamento e di controllo, di tutela e di gestione della fauna selvatica sono di competenza delle Regioni e delle Provincie autonome di Trento e Bolzano (ai sensi del D. Lgs. n. 152/1997). Queste funzioni possono essere trasferite e/o delegate agli Enti Locali(città metropolitane, provincie e comuni).
In caso di danni causati da incidenti stradali con animali selvatici, la richiesta di risarcimento deve essere inviata alla Regione se l’incidente è avvenuto su strade urbane o extraurbane. Se, invece, l’incidente si è verificato su un’autostrada, la richiesta deve essere rivolta all’Ente proprietario o gestore dell’Autostrada.
Dopo grande dibattito, si è giunti alla conclusione che la responsabilità del proprietario o del gestore di un’autostrada nei confronti di un conducente di veicolo non è basata su un contratto. Infatti, il pagamento del pedaggio (quando applicabile) non crea un rapporto contrattuale, ma è semplicemente un costo imposto agli utenti per l’accesso a un servizio pubblico (Cass. S.U. 10893/2001).
4. Come funziona la procedura per ottenere l’indennizzo da sinistro stradale con animale selvatico nella Regione Friuli-Venezia Giulia?
Pur mantenendo il diritto di ricorso in giudizio, la Regione Friuli Venezia Giulia eroga fondi per l’indennizzo e la prevenzione dei danni causati dalla fauna selvatica ai veicoli e alle attività agricole, seguendo i criteri e le procedure definite nel regolamento attuativo (Decreto n. 023/Pres. del 7 febbraio 2018).
Come richiedere l’indennizzo
Il Proprietario dell’autoveicolo coinvolto nel sinistro stradale può presentare domanda di indennizzo compilando il MODULO presente sul sito web della Regione, entro e non oltre venti giorni dal sinistro, riservandosi di produrre anche successivamente tutta la documentazione necessaria.
Cosa prevede l’indennizzo
La Regione Friuli Venezia Giulia liquida esclusivamente l’80% del danno effettivamente accertato, con un limite massimo di indennizzo di € 5.000,00.
Nel caso in cui il danno sia di entità maggiore, la Regione, nei limiti delle disponibilità finanziarie, può riconoscere un’ulteriore somma pari al 50% dell’indennizzo ulteriore, fino ad una somma che non può essere superiore a € 10.000,00 (IVA compresa) per sinistro.
L’indennizzo è corrisposto entro 180 giorni dalla presentazione della domanda corredata di tutta la documentazione necessaria all’espletamento dell’istruttoria. L’indennizzo è tuttavia subordinato all’effettiva disponibilità finanziaria a bilancio ed eventuali esigenze di chiusura dell’esercizio della Regione FVG.
Hai bisogno di assistenza legale?
Noi Avvocati Russo prestiamo assistenza nel campo dei sinistri stradali che coinvolgono la fauna selvatica sia per la richiesta di indennizzo che per quella di risarcimento del danno, avvalendoci di qualificati consulenti tecnici e aggiornandoci continuamente sulle novità legislative e giurisprudenziali.